Qualche giorno fa l’ IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha mostrato come la carne rossa “processed” cioè lavorata (insaccati, salsicce, ecc) è cancerogena, mentre la carne rossa nel suo complesso potrebbe esserlo.
Una notizia che i giornali hanno subito diffuso come scoop del mese creando un panico immotivato e prese di posizioni da parte di politici, industriali e commercianti.
Il panico è del tutto immotivato, considerando le notizie che l’ IARC stessa ha diffuso. Infatti non è stato detto che carni rosse ed insaccati causano tumori, ma che queste tipologie di carne assunte in grandi quantità possono essere fattore di rischio di tumore al colon, due affermazioni che sembrano uguali ma che in realtà sono molto differenti.
1- L’Ovvietà del dato
Prima di tutto, c’è da sottolineare che da anni gli studi sconsigliano le carni rosse e gli insaccati in grandi quantità perché nocivi alla salute, dunque nulla di nuovo è stato detto dall’IARC.
2- La parola “Cancerogeno”
Cancerogeno è una parola usata un po ambiguamente. Cancerogeno è definito come in grado di causare tumori o favorirne l’insorgenza e la propagazione. Però in questo caso non possiamo compararla ad esempio all’esposizione all’amianto che causa il mesotelioma o al virus dell’ HPV causa scatenante del cancro alla cervice uterina. Nel caso della carne rossa è necessario parlare, più correttamente, di fattore di rischio per l’insorgenza della malattia, non di causa.
3- L’importanza delle quantità
Nel documento dell’IARC si legge:
“Gli esperti hanno concluso che ogni porzione da 50 grammi di carne lavorata assunta ogni giorno accresce il rischio di cancro al colon retto del 18%”.
Ovviamente qui parliamo di mangiare pranzo e cena carne rossa ed insaccati e non quelle 1-2 volte a settimana, esempio di consumo moderato.
4- Cosa significa, poi, un rischio del 18% di ammalarsi di cancro?
Quel 18% non è una sicurezza. Non significa che il 18% delle persone che mangiano 50 grammi di carne lavorata al giorno sviluppano un tumore, ma bensì hanno il 18% di RISCHIO di ammalarsi.
Il rischio – spiega l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro, vedi qui ) è la probabilità che si verifichi un qualche evento. In questo caso si parla di rischio relativo, intendendo l’aumento o la riduzione delle probabilità di ammalarsi dovuto a un particolare fattore di rischio, come può essere per esempio una predisposizione genetica, rispetto a chi non ne soffre.
5- Nella categoria 1, insieme alle carni lavorate troviamo Fumo e Amianto.
Questo non significa che mangiare carni lavorate è uguale a fumare sigarette o lavorare giornalmente con l’Amianto senza alcun tipo di Dispositivo di Protezione Individuale.
Significa che sicuramente le carni lavorate sono considerate un prodotto fattore di rischio ma che solo consumando 50 gr al giorno per un periodo mediamente lungo ritroviamo il 18% di RISCHIO (non di possibilità) di ammalarsi di tumore al colon. Inoltre la carne rossa in generale non è nemmeno nella categoria 1 ma è inserita nella categoria 2A cioè “probably carcinogenic to humans”, probabilmente cancerogeni per le persone.
– Cosa bisogna fare dunque? Smettere di mangiare Carni Rosse ed Insaccati?
ASSOLUTAMENTE NO
Se si è in quella fetta di popolazione che consumano smodatamente questi prodotti sicuramente è consigliabile ridurne l’apporto e favorire una Dieta VARIA e non necessariamente Vegetariana o Vegana (come letto in alcuni blog).
– La Carne potrebbe ucciderci?
La carne rossa è parte della nostra alimentazione e non uccide nessuno. Più che altro sarebbe meglio RIDURRE il consumo. Anche se al momento ci preoccupa più il consumo eccessivo di alcoolici, bibite zuccherate e dolci, causa REALE di molte patologie.
– Mangio ogni giorno carne rossa, dovrei ridurre?
A questa domanda non serve una statistica dell’IARC, basta consultare qualsiasi medico o nutrizionista o dietista per sapere le giuste quantità. Sicuramente il consumo di carne rossa e di insaccati deve essere ridotto.
– Ho mangiato per anni quantità eccessive carne rossa, ho un tumore?
Ti invitiamo a rileggere il punto 4. In primo luogo sei sempre in tempo a a cambiare dieta, per anni hai mangiato smodatamente un alimento che in grandi quantità aumenta il rischio di tumore al colon ma non significa che tu ne abbia uno. La diagnosi spetta al medico.