Nel ricercare le follie della medicina antica (sicuramente indispensabile per arrivare alla moderna medicina) abbiamo trovato una lista di strane cure adoperate per il trattamento di alcune patologie. Non siamo riusciti a trovare fonti autorevoli che confermassero tutte queste pratiche, pertanto vi consigliamo di prendere questo articolo con leggerezza.
EDERA CONTRO LE SBRONZE
Gran parte della medicina antica si basava sull’uso di erbe medicamentose (nulla di strano, considerando che tuttora sono usate per sintetizzare alcuni farmaci) la cosa strana era quella di fare ingerire grandi quantità di edera per risolvere le sbornie. Abbiamo ricercato in lungo e largo, ma non esiste nulla a favore di questa teoria. Attualmente l’edera è usata come cosmetico contro inestetismi della pelle o cellulite.
LAUCOCERASO PER LE VISIONI MISTICHE
Il lauceraso è un arbusto sempreverde, l’uso comune degli antichi era per provocare visioni mistiche. Per questo motivo la Pizia o Pitia (parola che deriva dal greco Πυθία, indica la sacerdotessa di Apollo che nel santuario di Delfi, situato presso l’omphalos, l’«ombelico del mondo»,) ne ingeriva grandi quantità per dare i suoi responsi a chi consultava l’oracolo. Questa pianta attualmente è usata in modo ornamentale, in effetti a causa dell’acido ciandrico contenuto al suo interno risulta altamente tossica all’uomo.
CHI DI FERRO FERISCE DI FERRO GUARISCE
Omero nella sua Odissea descrisse come Ulisse per guarire Telefo, ferito da una freccia, usò la limatura di ferro della freccia stessa e la strofino sulla ferita. Ovviamente non esiste letteratura che provi l’efficacia di questa usanza.
CURARE LA VISTA, IN UN MODO UN PO’ BIZZARRO
Plinio, fantasioso, affermava che per curarsi la vista occorreva :
«spogliarsi nudi, cogliere un fiore di melograno con il pollice e il quarto dito della mano sinistra, stropicciarsi col fiore gli occhi e inghiottirlo intero facendo in modo che non tocchi i denti».
LA SCROFOLA?
Lo stesso Plinio affermava che:
«per guarire quell’ingrossamento delle ghiandole chiamato scrofola si deve tirare a sé, con la testa rovesciata per non guardarlo, un ramo di fico, strappare poi un nodo al ramo coi denti senza essere visti da nessuno e sospenderlo al collo inviluppato d’un pezzo di pelle fine».
I SALASSI: IL SANGUE COME CAUSA DI MALATTIA
Dal 1200 fino al 1900 la pratica del salasso fu molto usata. Si curava di tutto, dalla peste al raffreddore. Dopo solo 700 anni iniziarono a capire che molte persone morivano a causa di shock ipovolemici e gravi anemie. L’inefficacia dei salassi è ormai assodata ed esiste molta letteratura a riguardo. Attualmente si usa per il trattamento di alcune malattie come l’emocromatosi e lapolicitemia e nell’arteriopatia obliterante periferica. La flebotomia viene ancora praticata negli ospedali, ma vengono impiegate tecniche moderne, che richiedono uno specifico addestramento.
L’INTRICATO MONDO DELLE TISANE
Malva per i ritardi femminili, salvia contro il delirium tremens e crescione contro l’alopecia.
Su questo c’è un dibattito e preferiamo non entrare in merito. L’uso di alcune tisane a detta di alcuni studi sembra avere effetti benefici in periodi di tempo più o meno lunghi. Inoltre le tre citate vengono usate tuttora per molte altre patologie. Consigliamo solo, in caso di patologia, di affidarsi ad un medico e non ad un erborista.
UN PO’ DI URINA PER OGNI VOSTRO PROBLEMA
Ferone, figlio di Sesostride re d’Egitto, divenne cieco, i medici gli promisero la guarigione se si fosse lavato gli occhi con la pipì di una donna fedele al marito. Dopo affannose ricerche per il Regno, solo l’umile moglie d’un giardiniere fu trovata degna di offrire il medicamento e Ferone, guarito, la sposò. (Abbiamo cercato in lungo e in largo e non abbiamo trovato prove di questo racconto)
Mentre si hanno prove che nel XVIII secolo il prezioso repellente liquido serviva normalmente per:
- disinfettare le ferite
- lavare i capelli infestati da pidocchi
- fare il primo bagnetto ai neonati
Su questo si apre un nuovo dibattito. La medicina convenzionale non approva l’uso dell’urina come trattamento, ma ultimamente alcune pseudoscienze hanno reintrodotto l’urinoterapia. Siamo molto sciettici a riguardo.
UN FORO NEL CRANIO PER FAR USCIRE LA PAZZIA
Nel 1500, la pazzia veniva guarita trapanando il cervello del paziente: non si interveniva chirurgicamente, si faceva solo un buco dal quale la “follia” imprigionata nella scatola cranica se ne sarebbe uscita. Ovviamente non esiste letteratura a riguardo. E onestamente attualmente è da folli pensare che avrebbe potuto funzionare.
UN PO DI SALE IN ZUCCA
Appena abbiamo letto quest’usanza siamo rimasti un pò sconcertati. Per eliminare il demonio o la follia alcuni chirurghi hanno pubblicizzato un metodo funzionante. Si apriva il cranio, si estraeva il cervello, si cospargeva di sale e si rimetteva nella scatola cranica. Inutile dirvi che il problema si risolveva per davvero, dato che il paziente non si risvegliava più.
FEBBRE QUARTANA E ALTRE BIZZARRE USANZE
La febbre quartana, detta cosi perchè intermittente (periodi di 4 giorni) causata solitamente dal Plasmodio della Malaria veniva trattata attaccando la raschiatura dell’unghia del malato al collo di un’anguilla impacchettata viva in un tovagliolo, e poi buttata in acqua; oppure legando al collo del malato un chiodo tolto da una forca.
Non sappiamo, assolutamente dove reperire letteratura in merito.
TOSSE, RAUCEDINE E ATTACCHI DI PANICO GLI ANIMALI SONO NOSTRI ALLEATI
Per far passare la tosse bisognava sputare nella bocca di una rana mentre saltava; contro il panico, mangiare il cuore o gli occhi di un leone mentre, per curare la raucedine, occorreva nutrirsi di noti canterini quali pappagalli, canarini e usignoli.
Anche per questo non aspettatevi letteratura scientifica.
IL LETAME USATO COME TRATTAMENTO
Il Cardinal Mazzarino soffriva notoriamente di gotta, dopo il consueto salasso, gli si circondava la gamba con un enorme cataplasma bollente fatto con letame di cavallo.
Anche il cardinal Richelieu, che soffriva d’acidità di stomaco, fu costretto più volte a bere del letame, stavolta di mucca, diluito in vino bianco
LE 300 LUMACHE CONTRO LA CALVIZIA
La calvizie si curava spalmandosi sulla zucca 300 lumache bollite in alloro, miele, olio e sapone. Anche su questo non siamo riusciti a trovare alcuna letteratura.
UN RIVOLUZIONARIO DELLA MEDICINA, CON QUALCHE ZONA GRIGIA
Il famoso medico Ambroise Paré, contro l’itterizia consigliava d’ingoiare due volte al giorno un paio di cucchiaiate di vermi di terra. Contro l’asma invece rimpinzava i suoi malati di polmone di volpe macerato in vino rosso caldo. In realtà Ambroise Parè oltre che medico del Re, fu un innovatore nell’arte della medicina e della chirurgia. A lui si devono molte cure e molti trattamenti usati nell’ambito della medicina bellica.
Descrive riguardo alla morte del suo sovrano, dovuto alla ferita durante una giostra cavalleresca:
« Il tessuto muscolare della fronte, sopra l’osso, era lacerato lungo l’angolo interno dell’occhio sinistro, e c’erano molti piccoli frammenti di schegge della lancia rotta localizzati nell’occhio; ma non c’era frattura dell’osso. A causa di tale confusione o agitazione del cervello, lui morì 11 giorni dopo essere stato colpito. E dopo la sua morte, trovarono sul lato opposto al colpo una quantità di sangue localizzata tra la dura mater e la pia mater e un’alterazione nella sostanza del cervello, che era di un colore tendente al marrone e al giallo, più o meno per l’estensione di un pollice: in quel punto fu trovato un principio di corruzione: queste erano cause sufficienti per la morte del mio signore, non solo il danno fatto al suo occhio. »
EVITARE IL CONTAGIO COME CURA DI ALCUNE MALATTIA
Riguardo alcune infezioni tra le quali abbiamo “le malattie del gatto” si usava come trattamento applicare sui genitali spessi impiastri di zolfo puro e resina. Nonostante questo metodo non funzionasse direttamente contro la malattia sicuramente evitava il contagio tramite trasmissione sessuale (non avendo la possibilità di espletare i propri impulsi naturali). Non essendoci letteratura, non sappiamo se i medici dell’epoca la usassero come strategia contro il contagio o fosse solo casualità.
Per ora non abbiamo altre stranezze da segnalare. Se però ne conoscete altre, e riuscite a reperire un pò di documentazione al riguardo, saremo felici di pubblicarle.
Fonte:
http://www.placidasignora.com/2011/04/22/salasso-cataplasmi-lumache-letame-follie-della-medicina-antica/
https://it.wikipedia.org/wiki/Hedera_helix
http://www.casasalute.com/autoisoterapia-urinaria/