Negli ultimi anni stiamo osservando un rapido mutamento della nostra società grazie alla velocità di trasmissione delle informazioni. Nell’epoca dei social, una piccola idea può diventare un nuovo credo e mutare anche molti aspetti della società. Un esempio perfetto sono le bufale diffuse per screditare l’utilità dei vaccini. Iniziamo l’articolo con una dato di fatto: In un mondo senza vaccinazioni, antibiotici e farmaci, l’aspettativa di vita media sarebbe presumibilmente la metà di quella attuale.
In questo articolo però vorremmo concentrarci sulla composizione dei vaccini, perché spesso dietro “paroloni” (o almeno interpretate così da i non addetti ai lavori) si nascondono componenti innocui o estremamente controllati. Fa pensare quest’immagine che sta facendo nuovamente il giro dei social in questo ultimo periodo.
Nell’immagine possiamo leggere una lista di decine di molecole e componenti di cui però pochi ne conoscono la natura. Ciò che questa immagine trasmette a prima vista, è un senso di complessità ed ignoto associata ad un timore ingiustificato nei confronti delle vaccinazioni. D’effetto, sebbene del tutto scontato, è il titolo in maiuscolo:
“IL VACCINO E’ UN FARMACO”.
Come ogni medicamentoso che ha delle proprietà e degli effetti sul nostro corpo, anche il vaccino deve essere incluso nella lista dei farmaci. Il vaccino stimola il nostro corpo a creare, in modo del tutto sicuro, degli anticorpi per una data malattia, la quale, in caso di contagio potrebbe portarci a ben più gravi conseguenze incluso il decesso. Non è un mistero che il virus del Vaiolo, dopo le stragi causate nel corso dei secoli, sia stato completamente debellato grazie ad una campagna di vaccinazioni mondiale, che ha posto fine ad una delle malattie più atroci della storia. Nelle due forme esistenti, la meno violenta aveva un tasso di circa il 30% di mortalità, percentuale che tende ad aumentare di molto se consideriamo la seconda forma.
Ma procediamo ed elenchiamo alcuni dei componenti riportati in quest’immagine:
Lieviti Geneticamente modificati
I progressi della biologia molecolare hanno reso possibile la produzione in OGM di vaccini costituiti da subunità virali o da tossine batteriche modificate in modo da perdere la tossicità (vaccino contro la pertosse), che risultano meno pericolosi dei vaccini costituiti dagli agenti infettivi uccisi o inattivati con metodi chimico-fisici.
Tessuti umani di feti abortiti
Questa ovviamente una falsità. Secondo quest’immagine saremmo dipendenti dagli aborti umani per mandare avanti l’industria farmaceutica. Ovviamente questa voce si commenta da sola.
Albumina Umana
L’albumina umana, largamente usata in campo medico, è una proteina del plasma molto importante per il funzionamento corretto del nostro organismo.
Formaldeide
In soluzione acquosa è usata per la produzione di vaccini, sia per produrre anatossine, cioè tossine che perdono la tossicità ma mantengono la immunogenicità ovvero la capacità posseduta da una sostanza di indurre la creazione di anticorpi da parte del nostro organismo.
Mercurio
Il mercurio è un elemento diffuso sulla terra, contenuto in acqua, terreno, piante e animali. L’etilmercurio derivato dal thimerosal contenuto nei vaccini è un composto differente dal metilmercurio, che invece è tossico e viene richiamato in causa quando si parla di questi argomenti. Inoltre diversi studi indicano che l’etilmercurio è eliminato rapidamente dall’organismo umano e animale, ed è sicuramente innocuo a bassi dosaggi, oltre a considerare che le vaccinazioni sono un evento occasionale e dunque non sono causa di assunzione prolungata di quest’utlimo. Inoltre in Italia in via precauzionale si è vietato l’uso dell’ etilemercurio.
Glicole Etilenico
Non esiste glicole etilenico nei vaccini: il glicole propilenico, che è il prodotto contenuto nei vaccini, è una sostanza (che ha proprietà antigelo) del tutto atossica che si utilizza da anni nei farmaci, negli alimenti, cosmetici ed in svariati composti adatti all’uso umano (conosciuto anche come additivo alimentare E1520), l’etere è utilizzato nei processi di confezionamento ma non ve ne è traccia nel prodotto finale.
Alluminio
I sali di alluminio rappresentano una componente vaccinale importantissima poiché
- aumentano l’efficacia del vaccino, stimolando il sistema immunitario e permettendo di ridurre la quantità di antigeni necessari per produrre il vaccino e il numero di dosi da somministrare
- prolungano la protezione immunologica
- riducono la frequenza e gravità di diverse reazioni sistemiche e locali legando e rilasciando solo lentamente molecole biologicamente attive presenti nei vaccini.
Fenossietanolo e Glutammato monosodico
Glutammato monosodico (MSG) e il fenossietanolo sono stabilizzanti che aumentare la durata di conservazione del vaccino. Questi proteggono il vaccino da calore, luce, acidità o umidità. Le piccole quantità e l’esposizione così di breve durata sicuramente rendono praticamente innocui questi composti.
Squalene
Lo squalene è sostanza presente nell’olio di fegato degli squali (elasmobranchi) ma anche nei vegetali come i semi di amaranto, crusca di riso, germe di grano e olive. Tutti gli organismi superiori producono squalene, inclusi gli esseri umani.
Micoplasma
Questa voce ha poco senso, dimostrando che chi ha fatto quell’infografica ha poche conoscenza in materia. I micoplasmi sono una specie di batteri di cui ne esistono quasi un centinaio.
Gentamicina Solfato e Neomicina Solfato
La Gentamicina e la Neomicina sono antibiotici, ampiamente usati in campo ospedaliero. Le dosi ospedaliere sono centinaia di volte rispetto a quelle che alcuni vaccini potrebbero contenere. Ciò nonostante la gentamicina rimane uno dei migliori antibiotici a largo spettro.
Polisorbato e Sorbitolo
Il sorbitolo è uno zucchero. È presente nelle alghe rosse e in molte bacche e frutti come mele, pere, susine, ciliegie e sorbe da cui prende il nome. Il suo potere dolcificante è circa il 60% del saccarosio. Per le sue caratteristiche, è molto utilizzato nell’industria alimentare come dolcificante, stabilizzante e agente lievitante con il nome E420.
Il Polisorbato è un emulsionante usato in campo farmacologico per solubilizzare sostanze lipofile in basi idrofile, cioè rendere solubile le sostanze affini ai grassi in quelle affini all’acqua.
Amfotericina B
L’Amfotericina è un antimicotico largamente usato in campo medico. In campo ospedaliero essendo a basso indice terapeutico si somministra in primo momento a bassi dosaggi per poi incrementare a seconda della risposta del paziente. Questo però poco a che fare con la quantità contenuta in alcuni vaccini che è di gran lunga minore.
Beta-propiolactone
Il Beta-propiolactone è un composto organico della famiglia lactone. Si tratta di un liquido trasparente altamente solubile in acqua.
Tessuti animali e sangue animale
L’uso di sangue e tessuti animali sono di gran lunga una delle rivelazioni del secolo in campo di ricerca e produzione di vaccini. Ciò nonostante, questi tessuti sono estremamente controllati e non sono semplicemente inseriti nel flaconcino del vaccino, come sembra sostenere l’immagine in discussione. Questi tessuti contribuiscono alla produzione del prodotto finale che appunto sarà il vaccino.
Virus Animali e Virus Umani.
Quest’ultima è di gran lunga la più spassosa tra le voci elencate. Sicuramente il riferimento è a quei vaccini attenuati e/o inattivati.
- il vaccino attenuato è un vaccino vivo a cui è stata attenuata la virulenza. Questo porta a non causare quelli che sono gli effetti a volte mortali della malattia e a produrre comunque gli anticorpi necessari all’immunizzazione dell’individuo.
- I vaccini morti o inattivati sono formati dal o dai microrganismi completi ma inattivati da alcuni metodi fisici o chimici. Questi vaccini presentano come principali vantaggi, rispetto ai vaccini attenuati, la stabilità e sicurezza, oltre al sistema di conservazione.
Sottolineiamo che queste sono solo due famiglie dei vaccini esistenti. Rimangono, però, tra i primi e più importanti della storia umana. Un esempio lampante è l’eradicazione del vaiolo negli anni 80, grazie alla campagna promossa dall’OMS.
DNA estraneo
Sembra spaventosa la voce: Dna estraneo. Ma l’ovvietà di questa realtà è dato dal fatto che il vaccino a volte è composto da virus inattivi (morti) oppure nel processo di produzione è stato usato tessuto animale controllato. Inoltre il nostro organismo è continuamente a contatto con Dna estraneo decisamente meno controllato di quello usato per la produzione di un composto che salva la vita a milioni di persone ogni anno. Consideriamo infine che le vaccinazioni sono eventi del tutto straordinari e non ci espongono ad una continua interazione con i suddetti elementi.
Concludiamo questo articolo specificando che non vogliamo assolutamente sminuire i rischi derivanti dai vaccini, ma preferiamo sottolineare che il rischio di effetti collaterali è di gran lunga minore rispetto ai rischi che corriamo nel non vaccinarsi e di conseguenza contrarre la malattia stessa. Inoltre consigliamo di affidarsi alla comunità scientifica quando si è in cerca di notizie veritiere in campo medico.
Elenchiamo le caratteristiche che un vaccino deve avere per essere utilizzato:
- sicuro;
- protettivo;
- dare una protezione duratura;
- indurre una risposta cellulo-mediata;
- essere facile da produrre e possibilmente a basso costo.
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